Trascorrere la festa degli Innamorati nella Città dell'Amore...roba da far sciogliere il cuore!
Nel pensiero di A. Schopenauer,la Musica è considerata come la ''sola funzione teorica-spirituale''che libera l'uomo dalla propria individualità . Come studente di pianoforte,nel mio corso di studi ho avuto la diretta esperienza di constatare l'eccezionalità della natura del linguaggio musicale per la sua carica liberatoria dai problemi e dalla sofferena esistenziale. Il compositore che prediligo,F. Chopin,può bene esprimere la tematica della vita come dolorosa ricerca di trascendere i limiti e il vuoto dell'esistenza e dalla conoscenza umana,che sono alla base della concenzione dell'Arte di Schopenauer. Il musicista polacco del periodo romantico,quasi contemporaneo del filosofo tedesco(nacque nel 1810 e morì di tubercolosi a soli 39 anni),è molto affine a quest'ultimo per la genialità e la sensibilità malinconicamente tragica. A tal proposito voglio citare un'affermazione di una della più grandi pianiste del mondo,la francese Helene Grimaund:*in Chopin c'è l'angoscia di toccare la valle della morte e c'è la nostalgia pervasiva e contagiosa del mondo. C'è il dolore e c'è la vita. C'è il rimpianto per un ideale di libertà e armonia che,nella realtà ,forse non è mai esistito*. Chopin è stato anche accostato a Giacomo Leopardi(forse impropriamente) per le analogie di contenuto espressivo così dolenti e pessimiste,e ai poeti romantici tedeschi per il tono cupo di elegie che la sua musica effonde. I Notturni, in particolare,sono nella produzione del compositore capolavori di un melodismo sognante,che sfocia in momenti altamente drammatici e tragici,che riflettono in pieno la tematica di quell'aspetto del movimento romantico che si può definire ''il male di vivere''. (Federico Idà )
So che verrai, e attenderti è così dolce.
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